Ascesa e caduta di uno scienziato squinternato

Silvia Bencivelli si è laureata in Medicina e in seguito si è perfezionata in Comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Voce autorevole della divulgazione scientifica italiana, è sicuramente una delle firme di riferimento del settore ed è attiva con podcast e programmi radiofonici e televisivi. Tra le sue pubblicazioni recenti, Il dubbio e il desiderio. Eva Mameli Calvino (2023), Sospettosi. Noi e i nostri dubbi sulla scienza (2019), Le mie amiche streghe (2017) e Perché ci piace la musica. Orecchio, emozione, evoluzione (2015). Per Bollati Boringhieri ha pubblicato Eroica, folle e visionaria. Storie di medicina spericolata (2023).
Walter Borsini 2 maggio 2025

Giovedì 29 maggio 2025 ore 21
Alla Biblioteca delle Oblate, Via dell’ Oriuolo, 24, Firenze, nella Sala Storica Dino Campana
Caffè Scienza Firenze – Prato presenta
Silvia Bencivelli
Tre colpi di genio e una pessima idea Ascesa e caduta di uno scienziato squinternato Edizioni Bollati Boringhieri
Sarà presente, oltre l’ autrice, Simone Rossi, Professore di Neurologia, Università di Siena Modera Walter Borsini, neurologo, Caffè Scienza
Nel libro, Silvia Bencivelli ci racconta la vita avventurosa, dal finale inglorioso, di Charles-Édouard Brown-Séquard, medico, neurologo, endocrinologo, luminare a lungo rispettato tra America ed Europa, autore di molte e importanti scoperte.
Di Charles-Édouard Brown-Séquard (1817-1894) hanno scritto in pochi. Sui grandi successi di questo scienziato è calato un silenzio imbarazzato, benché sia stato uno dei padri riconosciuti dell’endocrinologia, un pioniere delle neuroscienze e nonostante in clinica si usi ancora il suo nome per riferirsi a una precisa sindrome neurologica la sindrome di Brown Sequard, conseguente a emisezione, ad esempio traumatica, del midollo spinale. Al suo apogeo è stato senza dubbio uno dei medici più famosi e influenti del mondo, uno di quelli che in condizioni «normali» avrebbe ottenuto mezzi busti in bronzo nelle piazze delle città di tre continenti. E invece non gli sono state dedicate che un paio di strade e un piccolo ospedale psichiatrico.
Il motivo di tutto ciò fu proprio quella sua pessima idea. Brown-Séquard – dopo aver dato contributi fondamentali alla nascente neurologia e dopo aver intuito tra i primi l’esistenza di quelle inafferrabili sostanze endogene che oggi chiamiamo ormoni – si presenta un bel giorno alla Société de Biologie annunciando la scoperta di un «fluido miracoloso» a base di testicoli di cane, sostenendo di essersene iniettato dieci dosi in tre settimane ed essere così – proprio lui, ora settantaduenne – tornato forte come un ragazzino…